Riferimenti alla cultura alternativa in “The Amazing Spider-Man”

Inutile che stia qui a spiegarvi il legame strettissimo che lega il mondo del cinema a quello della musica. La prima immediata associazione di idee che si può fare è ovviamente la colonna sonora, ma a volte c’è di più, e non sto parlando di film musicali.

In particolare, oggi vi dirò due cose su The Amazing Spider-Man 2, uscito nelle sale italiane ad aprile.

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 (PREMESSA): Spesso i puristi del cinema non considerano nemmeno le pellicole dedicate a     supereroi in calzamaglia, spesso viste come un mero crogiolo di effetti speciali creati per sbancare il botteghino. Salvo rari casi, come Watchmen, posso confermare che sia così, ma ciononostante continuo a seguirli, essendo la Marvel stata con i suoi fumetti una parte della mia infanzia. Vanno chiaramente presi per quello che sono, per cui non aspettiamoci i capolavori d’autore, ma a volte è possibile cogliere qualche raffinatezza qua e là. Ad ogni modo, ho trovato questa nuova incarnazione dell’Uomo Ragno interessante, in quanto rivisitata con originalità e fantasia. (FINE  PREMESSA).

I due film finora usciti di The Amazing Spider-Man sono un reboot dell’Uomo Ragno cinematografico, ossia la storia è ripartita da zero, con nuovo regista (Marc Webb), cast e storyline rispetto alla precedente trilogia di Sam Raimi (2002-2007). Essendo il pubblico cinematografico molto diverso da quello dei fumetti, ogni volta che si ha la possibilità di rimodellare personaggi inventati oltre cinquant’anni fa da zero, si tende a mantenere il profilo generale del character dei fumetti, ma contestualizzandolo nel momento storico dell’uscita del film.

Infatti, lo sfigato di turno della scuola superiore, Peter Parker (l’alter ego di Spider-Man), è uno “sfigato” molto diverso da quello raffigurato nei fumetti, così com’è diverso da quello del 2002. Marc Webb ha deciso di mantenere una linea più sfigato-indie, un po’ alla Seth Cohen di The OC. Il suo background musicale, che non è parte per niente rilevante del personaggio, appare prestando un po’ di attenzione alle pareti della stanza di Peter nei due capitoli di The Amazing Spider-Man: 

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Nella prima immagine, possiamo notare tra i poster diversi indizi che testimoniano quanto vi ho appena detto: innanzitutto il poster del film BlowUp (1), di Michelangelo Antonioni, pellicola di culto degli anni ’60, riguardante la vita di un fotografo inglese.
Seguono la copertina del secondo album del trio alternative inglese The xx, “Coexist” (2), e un poster con il classico logo dei paladini del Punk Rock newyorkese,  The Ramones (3).

In un’altra prospettiva presa da una scena differente, possiamo notare altri poster interessanti:

 

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Innanzitutto, la cover dell’album “Oshin” di un’altra band di Brooklyn, NY, gli indie DIIV (4), per altro, un gruppo abbastanza di nicchia rispetto agli altri succitati. Concludiamo con il poster di Dogtown and Z-Boys (5), un documentario sullo   Zephyr Competition Team, famoso gruppo di skaters californiani, ancora una volta a richiamare la cultura alternative che respira questo Peter Parker degli anni ’10 del 2000.

Le altre foto sulle pareti fanno invece parte del background scientifico di Spidey, oppure sono collage di articoli e foto, fatti durante ricerche svolte dal protagonista durante le pellicole.

Già che ci siamo, però, parliamo anche della colonna sonora del secondo capitolo di questa nuova saga di Marc Webb, perché è una piccola perla.

Nientepopodimeno che “Mr. Soundtrack” Hans Zimmer (se non sapete di chi sto parlando sentitevi una merda e cercate su Wikipedia, quantomeno) unisce in un’unica band per l’occasione Pharrell Williams, Johnny Marr (The Smiths), Michael Einziger (Incubus) e l’ex Eurythmic David A. Stewart per una potentissima miscela, che vede la partecipazione di nomi come Alvin Risk, Alicia Keys e Kendrick Lamar. Il risultato è una perfetta miscela di atmosfera, dubstep, elettronica e potenza. Decisamente non la colonna sonora che ti aspetti da un film di questo tipo.

Se vi ho messo almeno un po’ di curiosità, recuperate i due film e la colonna sonora e ditemi il vostro parere! Intanto, un assaggio della soundtrack:

 

 

Le 5 canzoni che non volete più di sentire.

I cinque brani del momento che vi hanno triturato le scatole a furia di sentirli e risentirli.


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 Non c’è niente da fare: esiste un fenomeno che si chiama over listening, e purtroppo non ci si può fare nulla. Ovviamente la colpa è di radio, TV, Spotify e pubblicità varie, che ci propinano i cosiddetti tormentoni in ogni salsa possibile ed in ogni occasione buona. Vediamone 5 in particolare, ed evitate di fare play se sapete di cosa sto parlando, per non rischiare di sclerare come faccio io ogni volta, dopo aver sentito le prime due note degli attacchi. Mentre aspettiamo che l’estate ci porti una ventata fresca di tormentoni, ecco una cinquina di perle di questa primavera.

 

5 – Cesare Cremonini “Logico #1

Cesare, Cesare, Cesare… Dopo un 2013 ricco di singoli colmi di frasi da stato di Facebook per ragazzine liceali, il buon Cremonini irrompe prepotentemente nelle radio italiane questa primavera con il primo singolo dal suo nuovo album, chiamato appunto “Logico“. Dopo aver molto in pratica dimostrato all’ascoltatore italiano che basta ficcare un effetto di tastiera un po’ diverso in una canzone per far credere a tutti di essersi aperti a nuovi generi, ci pensa l’Algida, con i suoi Cornetti e l’immancabile pubblicità che scatta su qualsiasi televisione a qualsiasi ora, con i due soliti “tizi x” che limonano al mare, a sfondarci i coglioni. Come se le radio non lo facessero già abbastanza, insieme all’invadente spot su Spotify. Se ascoltate da inizio a fine “Logico #1” per più di due volte di fila, rischiate di uccidere il/la vostro/a fidanzato/a e di smettere di mangiare gelati Algida.

 

4 – Coldplay “Magic

La band di Chris Martin ci ha illusi di essere uscita dalla fase commerciale che stava attraversando dai tempi di “Every teardrop is a waterfall“, quando, mesi prima dall’uscita del nuovo album, l’ipnotica “Midnight” è comparsa sul web. Per i fessi che come me ci sono cascati, “Magic” è arrivata come una mazzata sui denti. Un brano che stufa al primo ascolto, viene subito addocchiato come hit radiofonica e ficcato in heavy rotation ovunque, partendo dal bar sotto casa per vecchi pensionati stile carte, bianchino e bestemmia, fino al locale sui Navigli. E parlo da fan dei Coldplay.

 

3 –  KLINGANDE – “Jubel”  +  FAUL & Wad Ad vs Pnau – “Changes” [PARI MERITO]

I nomi non vi dicono nulla? Cliccate play e dopo pochi secondi sarò lieto di sentirvi dire “Ma sì… Ho capito…”. Il sax, comunque, esiste da tempi immemori, e non è l’invenzione del 2014. L’unica cosa che mi viene da dire è… BASTA.

 

2 – Clean Bandit – “Rather Be

Veramente un peccato vedere progetti che meritano finire in questa trappola dell’ ascolto eccessivo, ma c’è anche da dire che gli italiani non sanno mai dire di no, e per loro le canzoni uscite a marzo sono buone almeno fino ad ottobre. Per cui anche i Clean Bandit, che a me piacciono molto per il loro tocco delicato, si ritrovano di diritto con l’argento al collo, con i loro archetti sentiti e risentiti fino alla nausea mentre fate apericena.

 

And the winner is……….

 

1 – Pharrell Williams – “Happy

Devo veramente dire qualcosa?